Vorrei mandare un sincero GRAZIE a Siae e Meta. Grazie al vostro mancato accordo, sparisce la musica dai social network di proprietà di Mark Zuckenberg, causando un danno colossale ai musicisti, in particolare agli artisti emergenti, che usavano i reel e le storie di Instagram come veicolo per promuovere la propria musica.
Non mi sembra molto aderente allo slogan di SIAE “Dalla parte di chi crea”. Per anni, una grande società mossa solo dal profitto e dall’avidità ha costretto gli utenti a condizioni unilaterali, “paga e taci” , interessata solo ai pagamenti. Adesso, questa società ha trovato un’altra società, ancora più grande e più avida di denaro, che l’ha ripagata con la stessa moneta. Inutile scrivere adesso: ci hanno messo di fronte a una cosiddetta offerta take it or leave it, ovvero ci hanno messo davanti un numero e hanno detto o vi prendete questo o arrivederci e grazie”, spiega Matteo Fedeli. La SIAE da anni fa esattamente la stessa cosa, raccoglie soldi senza nessuna possibilità di negoziazione.
Oltretutto, avete tolto pure le mie canzoni, che non sono depositate ma sono in libera diffusione tramite licenze Creative Commons. Se avessi i soldi, vi avrei già fatto una bella causa e chiesto un risarcimento miliardario per l’ansia, lo stress e la frustrazione a cui mi state sottoponendo, ledendo i miei diritti.
Invito tutti coloro che sono interessati alla mia musica a seguirmi dove c’è la musica: su Spotify.